Olio esausto: cos’è e cosa comporta il suo smaltimento scorretto
Quando si parla di olio esausto, si fa riferimento all’olio vegetale che non può essere più utilizzato a causa delle sostanze inquinanti della carbonizzazione assorbite durante i ripetuti processi cottura.
Dalle ultime stime di Legambiente, ogni anno nel nostro Paese vengono introdotti nel mercato 1,4 milioni di tonnellate di olio vegetale, con un consumo pro capite di 25 Kg. Di questo quantitativo di olio commestibile, circa il 20% non viene utilizzato, mentre le restanti 280000 tonnellate si trasformano in olio vegetale esausto, la cui generazione è prevalentemente legata alla frittura. I dati suggeriscono che circa 65mila tonnellate di olio esausto siano prodotte da aziende che lavorano nel campo della ristorazione, 45mila da aziende industriali del settore food, mentre le rimanenti 170mila da privati.
Pur non essendo nocivo per la salute umana, l’olio esausto, indicato con il codice 200125, è altamente pericoloso per l’ambiente e lo smaltimento non conforme alle direttive nazionali ed internazionali potrebbe provocare seri danni ed addirittura la distruzione di interi ecosistemi.
I luoghi più a rischio sono fiumi, mari e bacini idrici, insieme al suolo. Le conseguenze dello scorretto smaltimento di olio vegetale esausto possono essere catastrofiche per questi ecosistemi. Se immessi in acqua o nel terreno, gli scarti della frittura creano una pellicola che ne impedisce la corretta ossigenazione, causando la morte di flora e fauna. Non solo, il soffocamento degli animali è dovuto anche alla difficoltà con cui i raggi solari penetrano attraverso la superficie, riducendo la fotosintesi delle piante e quindi l’ossigeno per le forme di vita animali. Basti pensare che 1 Kg di olio esausto può inquinare fino a 1000 m2 di acqua per rendersi conto di quanto rapidamente si potrebbe causare una catastrofe.
Ma i danni provocati dall’eliminazione errata dell’olio da frittura non si fermano solo a quelli con conseguenze dirette sull’ambiente. Lo smaltimento non conforme alle norme potrebbe provocare enormi danni agli impianti di depurazione delle acque e della rete fognaria ed all’inquinamento freatico, con conseguente impatto sulla quantità di acqua potabile disponibile e ripercussioni dirette sulla qualità di vita delle persone.
Lo smaltimento dell’olio di frittura esausto
Secondo il D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, i produttori industriali di olio esausto sono obbligati alla raccolta, al recupero ed al riciclaggio degli oli e dei grassi animali e vegetali usati. Nonostante la Legge sia in vigore da più di 15 anni, sono ancora poche le aziende che seguono alla lettera le regole e gli obblighi imposti.
Con la scarsa educazione della popolazione in materia, poi, il corretto smaltimento dell’olio di frittura esausto da parte dei privati trova ancora poco riscontro e sono tantissimi gli italiani che gettano il prodotto negli scarichi di casa.
Ma cosa succede all’olio esausto che viene correttamente raccolto? Esso viene sottoposto al processo di rigenerazione ed utilizzato per la produzione di biodiesel ed altri materiali molto utili, quali tensioattivi e materiali per l’edilizia. In caso sia del tutto inutilizzabile, invece, esso viene distrutto attraverso il processo di termodistruzione.
A chi rivolgersi per lo smaltimento dell’olio di frittura
Sparse su tutto il territorio italiano esistono aziende specializzate nello smaltimento di olio di frittura. Tra queste c’è Due Maich Servizi, che opera da oltre trent’anni nel settore raccogliendo olio vegetale esausto in molte regioni d’Italia, tra cui Lombardia, Veneto, Piemonte e Liguria.
Due Maich Servizi, con sede tra Milano e Varese, è un punto di riferimento per molte aziende della ristorazione ed amministrazioni locali impegnate nella lotta contro l’inquinamento. Il servizio messo a disposizione da Due Maich Servizi è semplice, ma completo: la società mette a disposizione del cliente speciali contenitori o piattaforme in cui ristoratori e privati possono riversare l’olio di frittura prodotto ed attraverso un servizio a domicilio si occupa di ritirare il prodotto e di smaltirlo secondo la Legge.
L’azienda offre contratti personalizzati e su misura per venire incontro alle esigenze del cliente. Tutto, dalla grandezza dei fusti alla frequenza del passaggio degli operatori, sono concordati secondo le necessità del committente, così da garantire sempre massima soddisfazione. Inoltre, il team di Due Maich Servizi è disponibile per interventi straordinari. Per richiederli basta chiamare il nostro numero verde (840.130.129).
La nostra società organizza anche incontri di sensibilizzazione nelle scuole, per introdurre i bambini all’educazione ambientale ed al corretto smaltimento dell’olio di frittura prodotto in famiglia.
Per maggiori informazioni, contattateci.
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